BIOPISCINE: LA NUOVA FRONTIERA DEL RELAX

Le biopiscine potrebbero rappresentare un piccolo ecosistema nel vostro giardino

Acqua limpida senza odore di cloro. Una vegetazione che non ha nulla da invidiare a quella spontanea che cresce in uno stagno o lungo le rive di un fiume.

Un’atmosfera bucolica che nasce dal vivere a stretto contatto con la natura e la sensazione di tornare alle origini. Sono queste le caratteristiche delle biopiscine.

Una scelta green

La scelta di una piscina naturale, piuttosto che di una tradizionale, deriva da un’impostazione filosofico-comportamentale ben precisa.

Infatti, l’obiettivo di una piscina tradizionale è quello di creare un ambiente il più possibile sterile, utilizzando notevoli quantità di prodotti chimici. Nella piscina naturale, al contrario, si crea un ambiente biologicamente equilibrato, autoregolato grazie alla microflora e alla microfauna presenti. In questo caso l’apporto di prodotti estranei è limitato all’indispensabile.

Le biopiscine sono sorte dapprima nei paesi dell’Europa centrale come Austria, Svizzera, Germania. Negli ultimi anni, però, anche in Italia sono sempre di più coloro che scelgono di ospitare questi veri e propri piccoli ecosistemi acquatici nel proprio giardino.

Alcune caratteristiche delle biopiscine

La zona di balneazione (nella quale non vi sono piante acquatiche) è pari al 50-60% della superficie della biopiscina. Oltre alla cascata o al ruscello, che assicurano l’ossigenazione dell’acqua e la sua energizzazione, c’è infatti una zona di rigenerazione.

E’ profonda al massimo un metro, con ghiaie, zeoliti e piante acquatiche che fungono da filtro biologico, assorbendo l’azoto e il fosforo in modo da ridurre la possibilità di eutrofizzazione. Grazie a questa zona poco profonda, l’acqua si riscalda molto più facilmente rispetto a una piscina tradizionale, aumentando il periodo utile di balneabilità.

Negli impianti più sofisticati è previsto, inoltre, l’uso di un doppio sistema di ricircolo alimentato da due pompe che permettono la fitodepurazione. Inoltre, può essere previsto un filtro UV per una maggior limpidezza dell’acqua, grazie alla disattivazione delle alghe presenti quando le temperature estive persistono alte.

Bisogna tenere presente che una piscina naturale necessita di manutenzione e di cura costanti durante tutto l’anno, in particolare durante la stagione vegetativa. Si deve tenere sempre sotto controllo il Ph dell’acqua, rimuovere foglie vecchie e curare eventuali sostituzioni o aggiunte di piante.

Tuttavia, la biopiscina non richiede svuotamento o coperture invernali e le avanzate tecnologie garantiscono un’acqua sempre pulita senza l’utilizzo di prodotti chimici

Un piccolo ecosistema nel vostro giardino

Superata la fase progettuale e i tempi burocratici per le autorizzazioni, per la realizzazione di una piscina naturale, possibile anche in zone soggette al vincolo ambientale (D.lg. 42/2004) sono necessari 30-40 giorni. Al termine dei quali va creandosi l’equilibrio biologico della piscina, il cui raggiungimento può richiedere anche alcuni anni.

La biopiscina è una scelta originale che garantisce un ottimo inserimento nel giardino e nel contesto ambientale, e coniuga un aspetto estetico estremamente gradevole con un’intensa sensazione di immersione nella natura durante la balneazione.

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