La data è arrivata, dal 15 giugno 2021 torneranno le feste di matrimonio. Lo stabilisce il Decreto riaperture bis pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 18 maggio, e per partecipare all’evento servirà il green pass. Vale a dire il certificato di avvenuta vaccinazione, di guarigione o un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti.
Le feste di matrimonio sia all’interno che all’esterno del locale
Le feste di matrimonio, oltre che all’aperto saranno consentite anche al chiuso. Sarà il Comitato tecnico scientifico (Cts) a definire il numero massimo di partecipanti per gli eventi all’aperto e per quelli al chiuso. E in questo tutti noi operatori speriamo che non siano differenti, anche perché nel caso di pioggia per un evento programmato all’aperto, un differente numero di persone autorizzate potrebbe creare disagi. Ma ritorniamo al green pass.
Green pass
Si dovrà averlo per partecipare a feste di nozze, così come per spostarsi tra regioni che si trovano in fascia rossa o arancione. Il green pass, o certificazione verde, sarà un pass della durata di 9 mesi che, come ha spiegato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, potrebbe essere estesa anche a 1 anno per chi ha concluso l’intero ciclo vaccinale.
Per chi, invece, ha fatto solo la prima dose, il certificato rilasciato ha validità dal “quindicesimo giorno successivo alla somministrazione fino alla data prevista per il completamento del ciclo vaccinale”. Chi è guarito dal Covid ha diritto a un green pass valido per sei mesi a partire dalla data dell’avvenuta guarigione. Infine il tampone negativo è valido per sole 48 ore dal momento in cui si è sottoposti al test.
A ben vedere si tratta del documento che salverà tutte le coppie che hanno deciso di celebrare il loro matrimonio nel 2021. Con esso, infatti, potremo dimostrare di essere stati vaccinati, di essere guariti dal Covid-19 o di esserci sottoposti a tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti.
Chi rilascia il green pass?
Come si legge nel Decreto, per i vaccinati “la certificazione è rilasciata, in formato cartaceo o digitale, dalla struttura sanitaria ovvero dall’esercente la professione sanitaria che effettua la vaccinazione”.
Per i guariti dal Covid devono richiedere la certificazione verde in formato cartaceo o digitale presso la struttura dove “è avvenuto il ricovero del paziente affetto da Covid-19, oppure, per i pazienti non ricoverati, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta”.
Infine, per chi non è stato infettato e non è vaccinato è necessario dimostrare di essere negativo al tampone. Attestazione che viene rilasciata dalla farmacia o dal laboratorio privato in cui si effettua il test molecolare o antigenico.
Chi dovrà possedere la green pass
Il Decreto contempla i “partecipanti” al matrimonio, dunque si tratta di una certificazione richiesta a tutti coloro che vi partecipano. Quindi non soltanto gli sposi e gli invitati, ma anche tutti gli operatori.
Inoltre, secondo il protocollo già recepito dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, prima della cerimonia occorrerà predisporre per tutti gli invitati una adeguata informazione sulle misure di prevenzione da rispettare durante l’evento.
Il Covid Manager
Si introdurrà un Covid Manager, pare ogni 50 ospiti, da individuare tra i dipendenti dell’azienda.
Il Covid Manager dovrà mantenere l’elenco dei partecipanti per un periodo di 14 giorni nel caso si dovessero verificare delle positività, in modo da favorire il tracciamento. Dovrà verificare il rispetto del protocollo da parte degli ospiti e dei lavoratori della struttura. Dunque dovrà porre particolare attenzione affinché si evitino assembramenti, verificare che le mascherine siano sempre indossate quando previsto, e verificare il possesso del green pass o carta verde.
Adattarsi alle regole della nuova normalità è necessario. Se sei in cerca di ispirazione per scegliere tra le migliori location per matrimoni in Calabria dove celebrare le tue nozze dai un’occhiata alla nostra proposta!
Seguiranno aggiornamenti!