Stile Etnico e Art Fusion

Stile Etnico e Art Fusion

Habitat domestico: nuova frontiera del pluralismo

Stile Etnico e Art Fusion: i profumi dell’oriente misterioso, i colori vivaci del Sud America, le essenze legnose dell’Africa nera, sono questi particolari a riportarci alla mente mete esotiche che significano vacanza, relax e conoscenza di nuove culture.

È in relazione a questa voglia di uscire fuori dai propri confini, di conoscere e scoprirsi cittadini del mondo, che il nostro habitat domestico ha subito delle modificazioni profonde, passando da un minimalismo secco ed essenziale, ad una interpretazione più poliedrica che prende il nome di art fusion,

Qui si incontrano scelte ed accostamenti di varia natura, il concetto di pluralismo trova in questo nuovo modo di arredare la sua massima espressione, permettendo di accostare liberamente ornamenti e materiali dallo stile più diverso.

Legati a questa contaminazione stilistica e se vogliamo anche punto d’arrivo nel concetto dell’abitare, sono gli arredi etnici, pure rappresentazioni di diverse culture che entrano nelle nostre case a vario titolo.

Infatti una delle caratteristiche più interessanti dell’etnico è rappresentata dalla sua innata versatilità. Gli appassionati arredano interi ambienti, curando nei particolari ogni soluzione, considerata l’innumerevole quantità di complementi che lo stile fornisce, ma la cosa interessante è vedere come i singoli pezzi riescano a contestualizzarsi con armonia in qualsiasi ambiente e con qualsiasi arredo: maschere tribali entrano prepotentemente in moderne living-room asettiche e lineari, dove al posto dei classici tappeti annodati troviamo tatami giapponesi nei colori naturali della sabbia, della paglia o del tabacco, oppure ancora preziosi e antichi vasi cinesi prodotti in pregiata ceramica, dai decori precisi e minuziosi, si impongono fieri sui camini di classiche ed austere residenze nobiliari.

È proprio questa versatilità ed i costi abbastanza accessibili della maggior parte dei complementi, che hanno fatto passare lo stile etnico da una scelta di élite destinata a pochi intenditori, curiosi e girovaghi alla scoperta del mondo, ad una condivisione che possiamo ormai dichiarare indiscutibilmente di massa.

L’arredo etnico, proviene da regioni geografiche molto lontane da noi quali l’Oriente, col Giappone e la Cina, l’Africa e il Sud America

Proprio il Sud America e la Colombia, in particolare, presentano una produzione molto corposa di oggetti d’arte e artigianato realizzati a mano secondo le tradizioni più antiche. Dai soprammobili ai tappeti, alle ceramiche preziose dei vasi, ai suppellettili in creta fino alle comode amache, la produzione locale spazia curando tutti i dettagli.

A colpo d’occhio, l’arredo etnico risulta “primordiale” nei tratti stilistici, ma a ben guardare, le lavorazioni sono minuziose e certosine, specie se ci si rifà a pezzi in stile cinese o indiano.

Con i pregiati tappeti indiani, le preziose ceramiche cinesi fino alle sculture in legno tribale realizzate nel continente nero, le nostre case aprono la porta al variegato universo della pluralità culturale.

Il mobile etnico si riconosce subito pur non avendo caratteristiche standard, infatti tutti i pezzi che compongono l’arredo vengono prodotti nelle forme e nelle misure più improbabili, in comune ritrovano la non trascurabile particolarità di essere prodotti con materiali reperibili in natura, di cui il legno, la creta, il bambù e la ceramica sono solo alcune alternative.

Nell’arredo etnico hanno trovato un largo impiego, come dicevamo, mobili in vimini, in paglia o in rattan, ideali sia per l’interno che per gli esterni. Si possono trovare nei colori naturali o dipinti, con strutture che disegnano annodate geometrie.

Un grande successo è stato riscontrato anche con i mobili cinesi, soprattutto per quanto riguarda i tavolini bassi kang, utili complementi da salotto facilmente abbinabili a poltrone e sofà coloratissimi dallo stile squisitamente vintage, o moderni e lineari spesso abbinati a tappeti annodati in fibre naturali. I kang hanno trovato impiego anche come “giaciglio”, infatti data la struttura bassa che ben si presta all’abbinamento con materassi di dimensioni opportune, sono stati trasformati in letti comodi e belli.

E sono immancabili ormai, in quasi tutte le abitazioni, a prescindere dallo stile e dalla struttura, gli originalissimi bruciatori per incenso e i contenitori spargi-essenze.

Questi sono disponibili nelle forme e nei materiali più diversi, quali la pietra, il legno, la creta, il vetro e molto altro, spesso ornati con incisioni, sculture o semplicemente dipinti, sono utilissimi per deodorare gli ambienti, conferiscono all’atmosfera un aspetto rarefatto e rilassante che favorisce la concentrazione ed aiuta il relax.

Lo stile caldo e accogliente creato ci accompagna alla scoperta di culture sconosciute e misteriose, dove forme, profumi e colori ci raccontano di tradizioni simboliche che sanno di arte e misticismo.

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